La realtà aumentata è una tecnologia che ingloba il mondo virtuale direttamente nelle nostre azioni quotidiane. Moltiplica le percezioni sensoriali attraverso dispositivi di ultima generazione, basti pensare ai famosissimi occhiali Google o ai robot che controllano a distanza tutti i device personali come pc e tablet.

Gli strumenti che sfruttano questa tecnologia permettono all’utente di avere più informazioni sull’ambiente circostante o sugli oggetti a cui è interessato.

Nota bene: la realtà aumentata non è la realtà virtuale. Infatti, la virtual reality inserisce l’individuo in un ambiente immersivo, come se fosse in un altro mondo, appunto fittizio. La realtà aumentata sfrutta immagini o video degli ambienti reali e li inserisce in un contesto digitale amplificando le informazioni sulla realtà stessa e consentendo all’utente di interagire digitalmente con l’ambiente esterno.

Ambiti applicativi della realtà aumentata:

La realtà aumentata ormai è sfruttata in diversi settori, soprattutto nel campo commerciale. Di seguito alcuni esempi di soluzioni che utilizzano questa tecnologia per la produzione di innovativi servizi a supporto del business.

Comunicazione aziendale. weAR Srl nasce nel 2014 con lo scopo di migliorare i processi industriali tramite applicazioni di realtà aumentata fruibili da smartphone, tablet e wearable device.
La “Smart Manufacturing” rappresenta una delle ultime evoluzioni della Digital Enterprise, introducendo l’ICT a supporto dei processi produttivi e manutentivi.
In questo contesto, le applicazioni di realtà aumentata, basate sui dispositivi mobile (smartphone e tablet) e wearable (occhiali, orologi, indumenti intelligenti) sempre più performanti, permettono nuove forme di user experience, in cui un operatore è supportato e guidato nello svolgimento delle proprie attività da un aiuto virtuale, costituito da “indicazioni digitali” sovrapposte alla realtà percepita.
weAR propone diverse soluzioni per la propria comunicazione aziendale come Vuforia Chalk che annulla la distanza tra i lavoratori sul campo e l’esperto nel sito, attraverso un’app di assistenza remota: gli operatori che si trovano a risolvere un problema in cui è richiesta l’assistenza di esperti che non sono presenti durante l’intervento, hanno l’opportunità di richiedere il loro aiuto mostrando tramite la webcam il problema da gestire.

Educazione. Molte aziende creano programmi software con la realtà aumentata, al fine di rendere l’istruzione ludica e interattiva. Per esempio, l’applicazione Figment AR di Viro Media che crea scene divertenti ed immersive per trasformare il luogo in cui si trovano i bambini in un mondo da esplorare, che può essere ambientato anche in epoche storiche passate.

Marketing. Anche nel campo pubblicitario l’augmented reality è molto utile, proprio perché all’utente viene mostrato il prodotto, simulando ambienti che rievocano immagini che la pubblicità stessa vuole comunicare. Max Factor ha sfruttato recentemente una soluzione prodotta da Blippar, attraverso cui i clienti possono trovare il prodotto più in linea con le loro esigenze: il software infatti trova la tonalità di rossetto più adatta all’utente, combinando abbinamenti skintone, riportando valutazioni e feedback sul prodotto e permettendo di visualizzare video tutorial di truccatori. Inoltre, gli acquirenti possono eseguire la scansione di ogni prodotto Max Factor attivando contenuti esclusivi e possibili promozioni.
Altro esempio è Memory Mirror, uno specchio digitale che sta rivoluzionando l’esperienza d’acquisto: l’utente specchiandosi (con indosso un capo di abbigliamento presente in negozio) può vedere le diverse tipologie di outfits o di modelli dello stesso prodotto, aggiungere accessori per impostare nel complesso , scoprire in tempo reale i tessuti utilizzati e il prezzo dell’abito.