L’eCommerce esordisce come una recente modalità di compravendita che avviene online.
Se inizialmente è stato particolarmente criticato perché in pochi credevano nelle sue potenzialità, basti pensare ai dubbi riguardo i pagamenti online a causa delle truffe legate alle carte di credito o alle discussioni nate dalla differenza tra online e vita reale, oggi quasi tutti compriamo sul web.
Secondo l’ANSA nel 2018 il mercato dell’eCommerce in Italia supera i 27,4 miliardi di euro (+16% rispetto al 2017) e gli acquisti da mobile stanno crescendo del +40% rispetto all’anno precedente, costituendo il 31% dell’eCommerce totale.
L’eCommerce è una sfida che molte imprese scelgono di intraprendere, ma questa scelta richiede molta attenzione sia per i costi dell’innovazione tecnologica sia per i canali di vendita e comunicazione che devono essere sempre aggiornati.
La tecnologia ormai ha fatto passi da gigante e supporta molti dei servizi eCommerce: l’automazione del picking&packing, le analisi predittive sulla rotazione dell’inventario e i sistemi di tracciamento delle spedizioni tramite tool inseriti nel packaging, sono solo alcune delle soluzioni più innovative del momento in ambito logistico. Anche i sistemi di pagamento avranno delle ripercussioni importanti in questo settore, basti pensare alla blockchain e al suo inserimento nello scenario economico mondiale in cui porterà significativi cambiamenti.
Di fronte a questo scenario innovativo le imprese dovranno monitorare costantemente l’evoluzione delle tecnologie, cercando sempre nuove applicazioni e modalità più interessanti di produzione e distribuzione, per esempio, sperimentando l’utilizzo di Artificial Intelligence, Chatbot, Blockchain e Robotica anche nell’ambito eCommerce.
In Italia investire sull’eCommerce cosa comporta?
Secondo gli Osservatori del Politecnico di Milano “Da un lato sembra che l’eCommerce sia più efficiente nell’utilizzo della forza lavoro, producendo più fatturato a parità di risorse umane. Secondo i dati Eurostat, in Italia una persona impiegata nell’eCommerce ha generato, nel 2016, un fatturato di 375 mila euro rispetto ai 153 mila del canale tradizionale. Dall’altro, sui risultati aziendali delle imprese eCommerce pesano gli investimenti e i costi sostenuti per progettare e condurre le attività della catena del valore che differenziano le vendite online dal canale tradizionale (logistica in primis) e quelli impiegati per emergere in un’arena competitiva particolarmente agguerrita. È così che negli ultimi anni si sono susseguite notizie di bilanci in rosso di alcune fra le più grandi società che operano nel mondo dell’eCommerce”.
L’impresa, inoltre, deve tener presente il contesto in cui è inserita, c’è bisogno di una cultura totalmente pronta alle continue innovazioni tecnologiche e in cui non vige la paura di competere con i colossi stranieri. L’impresa italiana per imporsi in un mercato difficile e ristretto come quello online, deve saper comunicare e saper vendere il proprio prodotto tenendo in considerazione i nuovi consumatori, coloro che ormai acquistano con il proprio smartphone sempre, ovunque e che comprano con la logica del “tutto e subito”. Bisogna quindi studiare piattaforme nuove e ben visualizzabili sui device, fornire servizi ad hoc veloci ed efficienti e garantire degli efficienti servizi di logistica.
L’organizzazione di vendita è complicata: i colossi stranieri di eCommerce hanno abituato i consumatori ad avere tutto e subito (entro un giorno o un’ora) ed esiste ormai un’aspettativa concreta di istantaneità (pago ora e ricevo subito il prodotto, quasi come comprarlo in negozio).
Per un consumatore, ottenere la risposta in tempo reale è di fondamentale importanza perchè incide sulla propria decisione di acquisto: per esempio fornire un servizio “Chatbot” può avere dei risultati sicuramente positivi se sfruttato al meglio.
In più il prodotto dev’essere subito disponibile e visibile per questi motivi l’acquisto online richiede descrizioni precise e foto per recuperare quel distacco che il mondo online non permette di avere rispetto alla realtà.
Sul fronte del consumatore, invece, la digitalizzazione dei comportamenti di consumo e l’omnicanalità sono i due trend più interessanti. Assistiamo ogni giorno all’evoluzione dei comportamenti di dialogo con i brand e alla nascita di diverse modalità di shopping: si affinano le competenze digitali, si sperimentano nuove modalità logistiche e di pagamento, così come si ricercano esperienze di dialogo con i brand in grado di adattarsi in qualunque momento e in qualunque luogo alle necessità del singolo consumatore.
Perchè in Italia poche aziende vendono online?
Competere con i colossi del settore è davvero difficile, soprattutto in un mercato così ristretto.
Ma in base alle ultime ricerche in Italia gli acquisti online stanno crescendo del +15% rispetto al 2017 (27 miliardi di euro).
Inoltre, è in aumento anche il fenomeno del m-commerce, vendita e acquisti da cellulare: un dispositivo a cui ormai non possiamo fare a meno, sempre presente, indispensabile, disponibile in ogni momento e in ogni luogo, che nel caso degli acquisti ci fa risparmiare tempo e avere un contatto diretto con il venditore.
Da cosa partire? Dalle piattaforme!
Innanzitutto, per far parte del mondo eCommerce, bisogna avere un’ottima piattaforma di vendita online, semplice ma efficiente.
Solitamente si consigliano piattaforme open-source, ossia gestite da più utenti provenienti da tutto il mondo: sono gratuite e sono sviluppate e aggiornate costantemente. Note dolenti possono essere: la sicurezza e la manutenzione che vengono spesso a mancare (essendo un hosting aperto), sono meno semplici da usare, viene richiesta una minima conoscenza del software e non c’è assistenza.
Al momento però queste soluzioni sono quelle maggiormente richieste sul mercato e se pensi che possono fare al caso tuo, ti indichiamo tre piattaforme di eCommerce open source gratuite:
- Woocommerce. Plugin di WordPress, ti permette di creare una perfetta piattaforma dove poter gestire i prodotti e le vendite. Consente la gestione di sconti e coupon, nonché estensioni per avere più funzionalità al programma, ma sono opzioni extra.
- Magento Opensource. Famosa piattaforma per creare siti eCommerce di design e ricca di plugin da poter scaricare: non solo permette una personalizzazione evidente del sito, ma offre all’utente l’opportunità di creare anche piani di adesione, pagamenti online e sconti/coupon. É una piattaforma gratuita, invia avvisi di pagamento ai clienti, con Magento è semplice creare siti multilingue che si attivano con la localizzazione del cliente.
- Jigoshop. Plugin di WordPress,ha un’interfaccia grafica semplice e con molte funzionalità. E’ un programma facilmente gestibile, ma per qualsiasi problema, non esiste l’assistenza clienti e le funzionalità extra spesso non sono gratuite. Rimane comunque la piattaforma perfetta per i principianti.